La barriera antirumore (o acustica) ha lo scopo di ridurre la propagazione dei rumori verso oggetti sensibili ed è utilizzata per proteggere i luoghi dall’inquinamento acustico provocato da strade, stabilimenti industriali e ferrovie. Le barriere fonoisolanti consistono nel montaggio di pannelli modulari antirumore, in grado di confinare l’inquinamento acustico di fonti di rumore. Grazie alla modularità si possono raggiungere diverse altezze a seconda del progetto installando il numero di pannelli desiderato.
Il rumore è un fenomeno oscillatorio che consente la trasmissione di energia attraverso un mezzo emesso da una fonte naturale o artificiale. Una barriera antirumore è uno schermo protettivo che serve per intercettare l’onda sonora e proteggere i recettori, ovvero i punti sensibili. Per questo si frappone una struttura solida che interferisce con la propagazione del suono e riduce la pressione sonora esercitata su determinate zone. Ciò avviene in quanto l’energia incontra un ostacolo e perde potenza, essendo riflessa o assorbita.
L’efficacia di una barriera antirumore viene definita sulla base del livello di riduzione del suono, ovvero la differenza tra la pressione sonora in corrispondenza del recettore che si ha con la barriera e senza alcuna protezione. Quest’efficacia dipende molto dal materiale di costruzione dei pannelli che possono essere di calcestruzzo, acciaio, acrilico, legno o pvc.
Oltre ai materiali, quando si progettano queste barriere antirumore per giardino, case, terrazzi e balconi, è necessario sempre tenere conto di alcuni punti fondamentali: l’area da isolare acusticamente, il mantenimento e la riparazione richiesta, i costi da sostenere per l’installazione delle strutture e la durabilità, che è correlata alla qualità dei materiali.
Inoltre, anche gli occhi vogliono la loro parte, quindi bisogna tener conto dell’inserimento visivo delle barriere fonoassorbenti nel contesto paesaggistico per evitare un effetto negativo sul paesaggio che sia naturale o urbano: in alcuni casi, le barriere fonoisolanti, possono anche essere realizzate con coperture naturali come arbusti, cespugli o erba alta per attenuare quella percezione di isolamento che si può creare.

Barriera antirumore: scopri quella più adatta a te
Sei infastidito/a dal rumore del traffico proveniente dalla strada davanti a casa? Bene, sappi che la recinzione antirumore è la soluzione per te!
I rumori continui possono influire negativamente sul benessere delle persone, sia psicologico che fisico, rendendole più irritabili e stressate, soprattutto per chi abita nei pressi di strade molto trafficate, autostrade, ferrovie o siti produttivi. Innanzitutto, è fondamentale individuare le fonti di maggiore dispersione del rumore. Si può intervenire sulle pareti perimetrali, balconi e giardini per proteggersi dai rumori esterni, pareti divisorie e soffitto per proteggersi da quelli di vicini un po’ troppo rumorosi.
Per garantire un buon risultato è meglio installare barriere antirumore facili da posare, resistenti al fuoco, agli agenti chimici e all’usura del tempo. Quando si scelgono i materiali isolanti delle barriere fonoassorbenti, è bene ricordare che un buon isolamento acustico permette di ottenere anche un buon isolamento termico. In generale, a seconda del materiale e delle diverse caratteristiche delle barriere antirumore è possibile distinguere tra barriere artificiali e barriere naturali.
Nel primo caso, si tratta di barriere costruite con materiali fonoassorbenti e il loro pregio è quello di occupare poco spazio in larghezza ed essere leggere. Ci si riferisce ai pannelli modulari nominati in precedenza che in molti casi possono essere anche montati su una barriera new jersey. È facile trovarle nei cantieri dove le barriere possono essere riusate e rimodulate con facilità.
Barriere verdi
Una barriera antirumore naturale, invece, può essere realizzata con della vegetazione protettiva, composta da alberi, cespugli ed erba di diverse altezze. Al contrario di quelle artificiali, le barriere naturali svolgono diverse funzioni contemporaneamente come ridurre l’inquinamento acustico, contribuire alla depurazione dell’atmosfera, migliorano l’estetica del paesaggio e contribuiscono alla salvaguardia del suolo. Sono principalmente le foglie che contribuiscono a ridurre l’inquinamento acustico che riescono ad assorbirlo e deviarlo.
La riduzione del rumore dipende dall’altezza e dalla profondità della barriera naturale, nonché dalla foltezza della chioma e della stagionalità. Per questo nella maggior parte dei casi vengono scelte piante sempre verdi con molte foglie, come le conifere. Le barriere naturali si possono dividere in tre categorie: quinte vegetative, ovvero una sola fila di alberi, rilevati con copertura vegetale e schermi a struttura mista.
Le barriere verdi, al contrario di quelle artificiali, necessitano di maggiori spazi e risultano anche meno efficaci, con un abbattimento del rumore di circa 5-6 db.
A cavallo tra le due categorie troviamo i biomuri, dove la struttura portante è composta di acciaio, plastica o calcestruzzo ed è rivestita con materiali naturali. All’interno di questi muri è presente un substrato di coltivazione dove viene seminata e fatta crescere la vegetazione.
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